“GRUPPO DI LAVORO TRUFFE AGLI ANZIANI”, REPORT VALUTATIVO SUGLI ANDAMENTI PROVINCIALI 2014-2019: ULTERIORE AUMENTO DELLE TRUFFE IN SENSO PROPRIO E ULTERIORE DIMINUZIONE DEI FURTI CON DESTREZZA (PROVINCE BENCHMARK: TORINO, GENOVA E TRIESTE) – 1° dicembre 2020
Si può scaricare DA QUI il report valutativo degli andamenti 2014-2019 delle comunicazioni delle notizie di reato interforze del furti con destrezza e delle truffe in senso proprio delle 107 province italiane.
Si ha furto con destrezza quando l’azione del ladro è connotata da particolare agilità e sveltezza o da mosse o manovre scaltre e ingannevoli tali da eludere l’attenzione della vittima. Esempio: la richiesta di informazioni stradali per far scendere dall’autovettura la persona consentendo al complice di rubare la borsa lasciata incustodita all’interno. Si ha truffa in senso proprio quando il truffatore ottiene un profitto in favore suo o di altri inducendo la vittima in errore attraverso artifizi e raggiri. Esempio: la telefonata con cui un sedicente poliziotto del Commissariato di zona avverte la vittima di un incidente mai avvenuto ad un figlio per poi inviargli un sedicente avvocato difensore a ritirare dei contanti presso la sua abitazione.
A seguire riportiamo le osservazioni introduttive avvertendo che, poiché calcoli e trascrizioni sono stati fatti manualmente, possono essere presenti alcuni errori o refusi. Consigliamo quindi di controllare con attenzione i dati di interesse, risalendo alle tabelle inviate dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
I dati sono stati da noi elaborati e raggruppati nelle tabelle nazionali, regionali e provinciali riportate di seguito.
I risultati positivi rispetto all’anno precedente sono stati evidenziati in verde, quelli negativi in rosso per facilitare la visione degli andamenti annuali dei fenomeni in ciascuna provincia.
Sono stati poi individuate:
con frecce ed evidenziatori gialli, le prestazioni numeriche migliori (benchmark positivi);
con frecce rosse ed evidenziatori neri quelle peggiori (benchmark negativi).
Viste le notevoli differenze di numero di abitanti delle province considerate, sono stati considerati:
benchmark provinciali positivi le riduzioni di furti e truffe superiori a -250 in termini assoluti e a -40% in termini percentuali;
benchmark provinciali negativi gli aumenti di furti e truffe superiori a +250 in termini assoluti e a +40% in termini percentuali.
A livello nazionale, nei sei anni considerati l’andamento dei furti con destrezza è costantemente diminuito, passando dalle 45.566 CNR del 2014 alle 35.789 CNR del 2019, con una diminuzione assoluta complessiva di -9.777 e una diminuzione percentuale di -21,46%.
Della dimensione assoluta complessiva (-9.777), quasi la metà (-4.614) si è registrata negli anni 2018 (-2.115) e 2019 (2.499) per cause che sarebbe utile individuare.
La diminuzione minore (-302) si è registrata nel 2017, la maggiore (-3.487) nel 2016. La regione con il risultato migliore in termini assoluti è il Piemonte-Val d’Aosta (-2.923, pari a -42,68%), mentre la Liguria ha registrato il migliore risultato percentuale (-55,05% per -1.630 CNR).
Tra le province, nel 2019 benchmark positivi nazionali risultano quelle di:
- Torino (2,277 milioni di abitanti) con -2.697 CNR e -45,4% rispetto al 2014;
- Genova (854 mila) con -1.289 e -62%;
- Trieste (234 mila) con -283 e -65,66%
mentre i benchmark negativi sono rappresentati dalle province di:
- Firenze (1,014 milioni di abitanti) con +744 CNR e +42,88% rispetto al 2014;
- Ferrara (351 mila) con +299 e +120,56%.
Dall’analisi dei dati emergono asimmetrie significative degli andamenti tra province della medesima regione di cui sarebbe utile comprendere i motivi.
Ad esempio, le CNR per furti con destrezza in Emilia-Romagna diminuiscono in modo significativo e continuo nelle province di:
- Bologna (1,805 milioni di abitanti), passando da 2.729 a 1.895 (-30,56%);
- Ravenna (391 mila), da 431 a 270 (-37,35%);
- Piacenza (103 mila), da 297 a 182 (-38,72%)
mentre, peraltro in controtendenza rispetto a quasi tutto il territorio nazionale, aumentano in modo continuo nelle province di:
- Ferrara (351 mila abitanti), passando da 248 a 547 (+120,56%);
- Reggio Emilia (532 mila), da 272 a 394 (+44,85%);
- Parma (447 mila), da 397 a 582 (+50,39%);
- Modena (701 mila) da 562 a 676 (+20,28%).
L’andamento nazionale delle CNR per TRUFFE IN SENSO PROPRIO, ad eccezione di una diminuzione nel 2017, è costantemente aumentato, passando dalle 15.012 CNR del 2014 alle 21.781 CNR del 2019, con un aumento assoluto complessivo di +6.669 CNR e un aumento percentuale di +45,09%.
Il 2016 è l’anno in cui si è registrato il maggior aumento di CNR rispetto al precedente (+3.442 e 21,03%), mentre nel 2019 si sono registrate, rispetto al 2018, 1.754 CNR in più (+8,76%).
In tutte le regioni sono aumentate sia le differenze assolute che le differenze percentuali.
Le regioni con gli aumenti maggiori sono:
- Emilia-Romagna (5,065 milioni di abitanti), con +2.164 in termini assoluti e +88,5% in termini percentuali;
- Liguria (1,571 milioni), con +1.466 e +82,98%;
- Abruzzo (1,322 milioni), con +222 e +88,1%.
Contrapponendo i dati 2019 con i dati del 2014 per le TRUFFE IN SENSO PROPRIO non si sono registrati benchmark provinciali positivi.
Il Piemonte-Val d’Aosta (4,519 milioni di abitanti) è l’unica regione in cui le differenze sono vicine allo zero: +21 in termini assoluti e +1,11%.
Contrapponendo i dati 2019 con i dati 20196 sempre per le TRUFFE IN SENSO PROPRIO benchmark positivi per la diminuzione delle CNR possono essere considerate le province di:
- Perugia (660 mila abitanti), passata dalle 274 CNR del 2016 alle 186 del 2019, con una diminuzione in termini assoluti di -88 e di -32,12% in termini percentuali;
- Cuneo (589 mila), -83 e -38,43%;
- Siena (122 mila), -66 e -54,1%.
I benchmark negativi risultano le province di:
- Bologna (1,805 milioni di abitanti), passata dalle 375 CNR del 2014 alle 786 del 2019, con un aumento in termini assoluti di +411 e di +109,6% in termini percentuali;
- Varese (890 mila), +279 e +129,17%.
Dall’analisi emerge che nell’anno 2017 in numerose province il numero di CNR è diminuito rispetto all’anno precedente, talvolta con difformità notevoli tra province della medesima regione di cui sarebbe interessante comprendere i motivi.
Ugualmente, sarebbe interessante comprendere come mai in alcune province i dati differiscono notevolmente da un anno all’altro.
Ad esempio nelle provincie di:
Genova (854 mila abitanti), le CNR per truffe in senso proprio hanno avuto il seguente andamento: 241 nel 2014, 391 nel 2015, 352 nel 2016, 246 nel 2017, 329 nel 2018, 483 nel 2019;
Milano (3,218 milioni), 1.460 nel 2014, 1.335 nel 2015, 2.019 nel 2016, 1.972 nel 2017, 1.621 nel 2018, 2.038 nel 2019.